Angelo Buscaglia

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Lavora con me e comincia subito a guadagnare

Il mio profilo visto da fuori!

 

Chief Marketing Officer in breve CMO ed è una sigla che in italiano può essere considerata l’abbreviazione di responsabile commerciale o Global Marketing Officer o Marketing Director è un dirigente aziendale responsabile delle attività di marketing in un’organizzazione.”

E’ il Professionista che cura tutte le attività di marketing di un’azienda, ovvero la professionalità che si occupa di pubblicità, comunicazione e pubbliche relazioni. Sintetizzando potremmo definire il CMO come il responsabile dell’incremento delle vendite.

Nell’organigramma si colloca nella categoria di dirigenti che si interfacciano direttamente con il CEO o l’AD: in alcuni casi intervengono direttamente nella definizione delle strategie aziendali, in altri hanno un ruolo più circoscritto e si limitano a gestire le politiche di marketing; in altri casi ancora ricoprono posizioni ‘ibride’.

Ma quali mansioni svolge in un contesto reale?

Il profilo è l’evoluzione del direttore marketing che in seguito allo sviluppo dei nuovi canali digitali e alle nuove opportunità virali offerte dalla Rete è notevolmente cambiata rispetto a quando la pubblicità muoveva i primi passi. Oggi un Direttore marketing deve sapersi muovere tra social media, e-commerce, applicazioni mobile e big data.

Il Chief Marketing Officer è responsabile del successo dell’azienda o del brand per i quali lavora; si occupa di analizzare e interpretare il mercato, ovvero tutto ciò che concerne tendenze, esigenze e competitor.

L’operatività, in tal caso, si concretizza nella raccolta di informazioni cruciali ai fini dell’impostazione delle strategie promozionali; una raccolta che in molti casi viene gestita attraverso discussioni di gruppo, indagini sui clienti e sui distributori.

Il suo lavoro è quindi finalizzato a strutturare in maniera efficace le campagne pubblicitarie e le relative comunicazioni.

Entriamo nel dettaglio delle principali mansioni che svolge, sintetizzate nel seguente elenco:

  • Gestire ricerche di mercato e analisi statistiche
  • Definire strategie di marketing in base agli obiettivi da raggiungere
  • Individuare e definire il tipo di approccio da utilizzare verso il target di riferimento
  • Impostare e gestire la comunicazione social
  • Impostare un piano marketing operativo
  • Pianificare e organizzare le attività dei vari reparti operativi
  • Gestire i vari elementi del brand: prodotto, prezzi, packaging, ecc.
  • Monitorare i progressi e gli sviluppi del piano marketing all’interno dei vari reparti
  • Curare le pubbliche relazioni
  • Ultima, ma non meno importante, l’attività di aggiornamento.
  • Un professionista deve essere sempre ‘sul pezzo’ per cui deve aggiornarsi costantemente in merito a tutto ciò che riguarda il mercato.

Un’idea di massima in merito alla retribuzione.

Trattandosi di una figura di responsabilità lo stipendio è superiore alla retribuzione media italiana: lo stipendio medio o compenso di un CMO si aggira intorno ai 77.000 euro annui, con picchi che raggiungono i 127.000 euro per i profili che vantano un’esperienza superiore ai 15 anni. Chiaramente le cifre variano notevolmente a seconda dell’esperienza, e quindi della seniority, e del settore professionale nel quale opera il CMO.

La professionalità richiede competenze multidisciplinari, che afferiscono ai campi dell’economia, della comunicazione, del marketing, della statistica e della business administration e soprattutto una visione d’insieme a 360 gradi di come opera un’azienda: è essenziale saper progettare e costruire un business plan chiaro e dettagliato; egli deve essere in grado di realizzare il documento che sintetizza un progetto e ne definisce le linee guida.

Nell’era in cui i dati indirizzano in maniera predominante le strategie pubblicitarie, una delle competenze essenziali per un Chief Marketing Officer è la capacità di leggere i Big Data e organizzarli all’interno di tabelle e grafici di facile interpretazione da presentare al CEO e agli altri dirigenti.

Attraverso l’analisi dei dati il professionista in questione riesce ad impostare un quadro previsionale piuttosto preciso, che a sua volta rappresenta uno strumento di base importantissimo per l’impostazione di efficaci strategie di marketing.Un professionista deve quindi padroneggiare tecniche e metodi di analisi e monitoraggio dei dati: nel know how di un profilo qualificato rientrano conoscenze aggiornate e approfondite in merito ai canali di comunicazione, tradizionali e moderni, inclusi chiaramente i social media.

Alle competenze tecniche è necessario affiancare una serie di doti e capacità personali.Oggi più che mai le soft skills contribuiscono in maniera preponderante alla formazione di un professionista, qualunque sia il settore in cui opera.Nel settore marketing la creatività è indubbiamente un requisito essenziale, sia per l’impostazione di contenuti promozionali originali e vincenti e sia per individuare soluzioni efficaci alle eventuali problematiche. Una mente analitica è un altro dei requisiti fondamentali per l’attività del CMO.

Saper analizzare e comprendere il mercato, il comportamento di clienti e competitor, è la base del successo di qualsiasi strategia di marketing.Anche se può sembrare banale e superfluo sottolinearlo, un Chief Marketing Officer deve saper comunicare in maniera efficace, in forma orale e in forma scritta.

Le capacità comunicative si rendono indispensabili sia per la parte pratica dell’attività e sia per quanto riguarda l’interazione con i vari profili coinvolti nel progetto marketing e soprattutto saper  lavorare in team, capacità gestionali, di leadership, organizzative e di problem solving e soprattutto comprovata esperienza nella gestione di PMI a tutto tondo.

 

 

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